La BMW 420d, anticipata durante il 2012, esordisce prendendo le distanze, comunque dalla serie alla quale dovrebbe appartenere, in quanto come coupè si vuole distinguere dalle versioni berlina, tramite appunto la serie 4.
Una Serie 4 km 0 con una lunghezza esteriore di 4641 mm, la larghezza di 1826 mm ed il passo misura 2810 mm, il telaio e la meccanica sono le stesse della serie tre, si presenta con un passo prolungato ed un tetto basso che unitamente alle linee affusolate laterali ed al cofano lungo, contribuiscono a determinare il suo aspetto da vera coupè.
Per migliorare il suo coefficiente di aerodinamicità, anteriormente sono presenti degli sfiati utili per lo scopo, dietro i passa ruota, realizzati con buon gusto, in alluminio satinato, i cerchi da 20″ sono contraddistinti da quattro raggi che appartengono ad ognuna delle cinque razze, ovviamente in lega, che rammentano forme dalle tre dimensioni.
All’interno, in posizione centrale nel cruscotto, domina il nuovo schermo piatto per il navigatore satellitare che viene azionato dalla rotella posta di fianco al cambio e tutta la strumentazione presente, viene armoniosamente posizionata tra la plancia ed il volante, così come vuole la tradizione delle automobili della casa bavarese.
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In commercio si possono trovare nuove, a chilometri zero e soprattutto tante BMW Serie 4 usate , tuttavia nella versione 420 vi è da notare che le hanno tolto due porte, e questo ci sembra un dato davvero importante, soprattutto se consideriamo che è la derivata della stessa berlina ma con caratteristiche totalmente diverse, grazie a una maggiore aerodinamicità. Non bisogna più chiamarla “Coupé” o almeno hanno deciso così i bavaresi che hanno creato un nuovo segmento all’interno della loro gamma, per motivi di mercato certamente, ma anche perché una serie 4 così, potrebbe diventare il sogno di tantissimi automobilisti, le dimensioni del telaio sono cambiate ma a guardarla da fuori non sembrano tantissime le differenze dalla berlina da cui deriva.
Visionando una qualsiasi occasione km 0, piuttosto che una 420d usata in offerta, aprendo la portiera e accomodandoci dentro, noteremo subito lo stile inconfondibile BMW, posizione di guida perfetta, con gambe e braccia ben distese oltre che una buona visibilità di marcia, inoltre le regolazioni ampie permettono di posizionarci nel modo che più preferiamo, anche se rispetto alla berlina precedente questa ha un baricentro leggermente più basso utile a far sentire meglio i movimenti della coda al conducente. Tutto a favore del divertimento e del piacere di guida quindi, come nella messa in moto, infatti il motore si accende attraverso un tasto, come una racing, anche se il motore al posto di ruggire, borbotta, anche perché non è una M4.
Il motore non è affatto male, ad esempio per le 420d turbodiesel a 4 cilindri da 184 cavalli che sembrano pochi ma sono in realtà sostenuti da una coppia massima di 380 N a soli 1750 giri, davvero tanta roba, infatti i traversi in uscita di curva sono garantiti. Il cambio automatico è privo di paddles al piantone, si gestisce solo con la leva, anche se potremmo chiamarla semplicemente joystick, come quelli dei computer, perché è proprio questo quello che sembra.
Il cambio seleziona facilmente e in modo fluido le marce da solo, senza bisogno di nessun supporto, anzi saremo noi stessi a selezionare il tipo di guida a cui deve adattarsi, si va da quello a risparmio a quello più spinto e grintoso, che passa alla marcia successiva solamente dopo aver raggiunto un determinato limite di giri. Si può scegliere anche quello manuale o sequenziale, come le auto da corsa, si scala spingendo in avanti e si sale invece tirando indietro. Nelle curve la 420d sa dire benissimo la sua, magari non sarà velocissima in entrata, ma quando il muso gira si raggiunge facilmente il punto di corda.
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