In strada entusiasma per la grinta ed il “canto” dei
sei cilindri, oltre alla precisione di guida ed un discreto comfort per guidatore e passeggeri. Invece una
Porsche Carrera con
cambio PDK e
sospensioni PDCC è il miglior compromesso fra costi e piacere di guida, ma
Turbo e
GT3 sono il massimo per gli sportivi.Completamente rinnovata nelle ultime edizioni la
911 Cabriolet, mantiene il fascino e l’eleganza di sempre, anche se il tettuccio in tela adesso si distingue per le placche in carbonio che lo rendono completamente liscio. In pista è un po’ meno “affilata” della
coupé, ma su strada è impossibile percepire la minore rigidezza della scocca: la guida è molto facile, eppure entusiasmante. La Carrera con il rapido cambio a
doppia frizione PDK, il
volante SportDesign e le
sospensioni attive PASM offre il miglior rapporto tra costo ed emozioni, quindi è sicuramente la miglior scelta. Una
supersportiva con monoscocca in
fibra di carbonio e
tre motori è invece la
918 Spyder, un vero bolide all’avanguardia con dietro i sedili un
V8 da 608 CV e un elettrico da 156, all’avantreno un altro motore elettrico da 129 CV. Possiamo solo immaginare ciò di cui è capace, visto il rapporto peso/potenza di 1,9 kg/CV., comunque quando si procede su strada con cautela, interviene il sistema ibrido con
consumi ridotti come una citycar. La versione di base è da scegliere se la si utilizza anche per viaggiare, l’alleggerita
Weissach per concentrarsi in pista. Una
suv molto particolare è la
Porsche Macan che è stata sviluppata seguendo il modello dell'
Audi Q5 che a dispetto di tutti gli altri veicoli della categoria ha una linea più filante e meno muscolosa. Molto comoda, veloce e “precisa”, è ok anche nei tragitti fuori strada, specie con le sospensioni ad aria, che consentono di aumentare la distanza da terra da 19 a 23 cm. Un’altra suv e anche molto più famosa è la
Porsche Cayenne che anche se non offre tantissimo spazio come la precedente, conserva una linea
molto sportiva come da tradizione,
veloce, comoda e precisa su strada, se la cava bene anche nei fuori pista, soprattutto con le
sospensioni attive pneumatiche. Per la scelta si può suggerire la versione
V6 o la
Diesel (se si viaggia molto) che vanno già bene, ma per emozionarsi a ogni accelerata servono almeno le
S. Derivata dalla precedente è la
coupé Porsche Cayman che ha una linea gradevole e i fianchi scavati per far prendere aria al potentissimo motore, si dimostra rapida nella risposta alla guida, mai brutale comunque, è precisa in curva e composta in frenata. Come già nella precedente
Cayman, i motori hanno 10 CV in più della “sorella”
spyder e considerato che non si può “passeggiare” a cielo aperto come sulla Boxster, tanto vale optare per la
3.4 S: va come una 911, costando oltre 20.000 euro in meno. La
Porsche Panamera è una
berlina lussuosa con delle rifiniture di altissima qualità, nella versione
Executive (con passo allungato di 15 cm) l'
auto offre più spazio a chi sta dietro, comunque tutte dimostrano un ottimo compromesso tra piacere di guida e comfort, soprattutto con le sospensioni adattative. La
S E-Hybrid, però, è meno “coinvolgente” delle altre. Più famosa è invece la
Porsche Boxster che ha guadagnato molto più spazio sia in lunghezza che in larghezza, dimostrandosi esteriormente più elegante, si può elogiare per la tenuta di strada, la maneggevolezza e la frenata in quanto sono davvero ottime ed in pista andare molto forte è un gioco da ragazzi. La
2.7 consente di entrare nel mondo Porsche con una spesa in proporzione non esagerata, ma la S ha prestazioni più adeguate alla grande guidabilità.
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